GRECIA, SVIZZERA e SPAGNA Seguono Il trend di FRANCIA, GERMANIA e INGHILTERRA

Nell’attuale scenario europeo di austerity, sono sempre più numerosi i governi ue che si muovono verso la riduzione del peso degli incentivi al solare sulle finanze pubbliche. Sulla scia di Germania, Spagna, Francia e Italia, ora anche Grecia e Svizzera annunciano tagli alle feed in tariffs sul fotovoltaico.grecia, dal 1º febbraio nuove tariffe Fit Per quanto riguarda la Grecia, sono ufficialmente entrate in vigore il 1º di febbraio le nuove tariffe incentivanti disposte dal ministro dell’Ambiente: per gli impianti inferiori ai 100 kW e quelli non collegati alla rete elettrica centralizzata, il tasso è stato ridimensionato del 12,5% e sarà ulteriormente ridotto del 7% ogni sei mesi, sino ad agosto 2014.

Toscana, linee guida per l’installazione del fotovoltaico a terra. A seguito della prima individuazione di tutte le aree non idonee all’installazione di impianti a terra, e l’implementazione del PIT per la disciplina paesaggistica, la Giunta regionale ha licenziato una proposta di delibera - una sorta di vademecum particolareggiato –

Per contenere le emissioni di Co2 occorre seguire un duplice binario: da un lato la riduzione dei consumi, attuando una misura economica depressiva, dall'altro la generazione di alta efficienza energetica per favorire la crescita, basandosi su sistemi urbani, smart grid per la distribuzione locale, mobilità sostenibile. È quanto emerso dall'intervento del Ministro dell'Ambiente Corrado Clini, intervenuto al Convegno sul “Patto dei sindaci dopo Durban: la lotta al cambiamento climatico tra accordi globali e azione locale”, organizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Ecosostenibile, in occasione dell'ultima riunione per i dettagli operativi.

L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2012 anno delle energie rinnovabili. In questi 12 mesi l'organizzazione punterà a promuovere lo sviluppo delle fonti alternative di approvvigionamento energetico, questione che lo stesso Ban Ki-moon ha inserito tra le prime 5 priorità del suo mandato.

Sono 855 le realtà locali che hanno modificato i propri regolamenti edilizi per inserire nuovi criteri e obiettivi energetico-ambientali in modo da migliorare le prestazioni delle abitazioni e la qualità del costruito, con una spinta dal basso che riguarda grandi città e piccoli centri. Complessivamente sono 20 milioni i cittadini che vivono nei Comuni dove sono in vigore questi strumenti innovativi. Il dato arriva dal Rapporto Onre (Osservatorio nazionale regolamenti edilizi per il risparmio energetico) di Legambiente e Cresme, presentato nei giorni scorsi in un convegno nell’ambito di Klimahouse, la fiera internazionale specializzata per l'efficienza energetica e la sostenibilità in edilizia, che si è svolta a Bolzano.

Via libera anche al piano che prevede la costruzione o la riqualificazione di 1.689 alloggi con un costo di 212 milioni . Il Cipe, Comitato interministeriale per la programmazione economica, nella seduta di venerdì scorso, ha stabilito una serie di interventi per lo sviluppo del Paese. Oltre alla realizzazione di nuove reti ferroviarie e infrastrutturali e il contrasto del rischio idrogeologico, il provvedimento contiene importanti novità per l’edilizia abitativa, scolastica e universitaria.